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Cavalli maltrattati, pagamenti senza fattura e infrazioni stradali: l’inchiesta sulle botticelle romane

L’associazione AnimaLiberAction ha pubblicato un’investigazione sulle botticelle romane. Immagini che riprendono maltrattamenti sui cavalli, pagamenti senza fattura e violazioni del codice della strada.
A cura di Alessia Rabbai
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Cavalli che mangiano dai sacchi e un vetturino che prende soldi senza fattura (Frame dalla video-inchiesta di AnimaLiberAction)
Cavalli che mangiano dai sacchi e un vetturino che prende soldi senza fattura (Frame dalla video-inchiesta di AnimaLiberAction)

Cavalli costretti a trainare carozze pesanti sotto al sole cocente, pagamenti senza rilascio di fattura e ripetute violazioni del codice stradale. È quanto emerge da un'investigazione fatta dall'associazione antispecista AnimaLiberAction sulle botticelle romane. Gli animalisti in incognito hanno portato alla luce con un filmato presunti maltrattamenti sui cavalli e violazioni, un lavoro che hanno svolto durante la scorsa estate tra le strade di una Roma in cui la colonnina di mercurio ha superato i quaranta gradi.

La garante a tutela degli annimali Patrizia Prestipino ha commentato a Fanpage.it: "Sono sedici le licenze per le botticelle trainate da cavalli rimaste nella Capitale, le altre sono state ricovertite. Abbiamo già avviato un tavolo per il decoro e per il rispetto della legalità. Ci auspichiamo che si continui in questa direzione: Roma alle porte del Giubileo ha l'occasione di essere d'esempio per tante altre città nel mondo, che ancora prevedono l’utilizzo di carrozze trainate da cavalli, anacronistiche e indecorose".

L'ufficio legale dell'associazione animalista sulla vicenda si è messo con esposti alla guardia di finanza per evasione fiscale, alla Procura della Repubblica e al Comune di Roma per maltrattamento animale e alla polizia municipale, per violazione del codice della strada. A commentare le immagini della video inchiesta l’etologo Francesco De Giorgio: "Da ciò che si vede sono evidenti le sofferenze dei cavalli, ma anche tutta una serie di disagi, come ad esempio, il malessere cosiddetto sociale, che portano allo sviluppo di comportamenti anomali e patologie invisibili in questi animali".

Cavalli delle botticelle romane maltrattati

Le immagini inedite della video inchiesta diffusa da AnimaLiberAction sono scioccanti: mostrano i cavalli utilizzati dai vetturini per trainare le carrozzelle per le strade della città costretti sotto al sole cocente, nel traffico, con il rumore di motori e clacson. "Restano ore sotto al sole, fermi, in attesa dei turisti, senza avere acqua sempre disponibile" dice il servizio.

Costretti a mangiare in modo innaturale, attraverso dei sacchi contenenti fieno, attaccati al collo, cibo che non sempre riescono a raggiungere. "Immagini che mostrano come gli animali siano sono affetti da evidenti segnali di stress e dolore, per lo sforzo che stanno compiendo".

Vetturini al cellulare e violazioni del codice della strada

Oltre ai maltrattamenti gli animalisti infiltrati hanno documentato ripetute violazioni del codice stradale. Ad esempio i vetturini sono immortalati mentre guidano la carrozza e parlano al cellulare, mentre attraversano gli incroci con il semaforo rosso per i veicoli, oppure mentre fanno inversione di marcia nel traffico di Roma con la doppia striscia continua, facendosi largo tra macchine ed autobus.

Pagamenti senza il rilascio di fattura

I vetturini immortalati dagli animalisti infiltrati inoltre non rilasciano la fattura, quando i clienti pagano le corse. Le passeggiate in cazzozza a Roma costano circa 300 euro. "Incassare soldi senza ricevuta fiscale comporta guadagni molto alti, uno dei motivi per i quali non c'è interesse ad abbandonare i cavalli e riconvertire le botticelle con le carrozze elettriche".

Gli animalisti chiedono la fine delle botticelle a trazione animale, e sperano che i vetturini vengano messi nelle condizioni di scegliere delle alternative pià etiche, anche in vista del Giubileo 2025, quando gli occhi del mondo saranno puntati su Roma e arriveranno in città milioni di persone tra pellegrini e turisti. "Chiediamo che la pratica delle botticelle venga riconvertita in un lavoro etico – spiega Fabiana Giudizioso, segretaria di AnimaLiberAction – È necessario un segnale forte contro un'usanza vergognosa, che più volte si è tentato di eradicare ma invano".

"Ci auspichiamo che con l'aiuto e il supporto del Comune di Roma, questa assurda tradizione possa tramutarsi in una opportunità di cambiamento etico e sostenibile – spiega il presidente di Ala, Gianluca Bisogno – magari sostituendo le ultime carrozze rimaste in circolazione con quelle elettriche".

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